Il Messico avrà la sua Innsbruck per l'identificazione del corpo: Alejandro Encinas

Per affrontare la crisi forense in Messico a causa di alti livelli di violenza, il Ministero degli Interni (Segob), attraverso l’Istituto Nazionale di Medicina Genomica e l’Università di Innsbruck, in Austria, cerca di formare il personale nell’analisi di campioni complessi e studi su l’identificazione dei corpi può essere effettuata nel paese.

Lo ha evidenziato Alejandro Encinas Rodríguez, vice segretario per i diritti umani di Segob, durante la conferenza stampa mattutina del presidente Andrés Manuel López Obrador dal Palazzo Nazionale, dove ha affermato che l’obiettivo della firma dell’accordo è che il Messico abbia il suo «Innsbruck».

Il funzionario federale ha indicato che questo accordo con l’Università di Innsbruck e il suo istituto forense è il primo ad essere firmato con un’altra istituzione al di fuori dell’Austria. Ha spiegato che grazie a questo accordo, inizieranno in questi giorni i primi studi sull’identificazione di campioni complessi in Messico.

Secondo un rapporto presentato dalla National Search Commission (CNB) e dal National Movement for Our Disappeared, ci sono circa 52.000 corpi non identificati nel paese nei servizi forensi e nelle fosse comuni.

«Non esiste un database genetico nazionale, le informazioni non sono condivise, non c’è contrasto, non ci sono capacità e volontà, questo è il problema principale, la mancanza di volontà e le informazioni forensi rimangono frammentate, c’è una mancanza di volontà politica statale di essere in grado di affrontare questa crisi», ha detto Encinas.

Il governo messicano ha investito circa 3,4 miliardi di pesos per l’identificazione e la conservazione dei corpi.

Va ricordato che l’Ufficio del Procuratore Generale della Repubblica (FGR) ha inviato 16 resti umani in Austria per determinare mediante analisi genetica se corrispondono a uno qualsiasi dei 43 studenti della Scuola Normale Rurale «Isidro Burgos», meglio conosciuta come Ayotzinapa, nello stato di Guerrero, scomparsi nel settembre 2014, un caso che ha causato disordini internazionali

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